
DECORAZIONE SPAZI
MOSTRA
RAIMONDO SIROTTI,
GENOVA
DECORAZIONE DEGLI SPAZI DELLA MOSTRA DEDICATA A RAIMONDO SIROTTI, GENOVA
I PRODOTTI VERNICIANTI BOERO PROTAGONISTI DELLA DECORAZIONE DEGLI SPAZI DELLA MOSTRA DEDICATA A RAIMONDO SIROTTI
Riveste un ruolo centrale l'allestimento della mostra basato fondamentalmente su esperienze immersive e coinvolgenti, spesso multisensoriali, che interpretano la grande forza emozionale dellâopera di Sirotti e di un linguaggio che, sia pure astratto, parte sempre da âuna natura che si fa coloreâ. Boero ha collaborato alla decorazione degli spazi della mostra dedicata a Raimondo Sirotti, Genova destreggiandosi al meglio tra le tinte pure individuate. La realizzazione dellâallestimento è stata condotta, in base alle idee curatoriali, con la collaborazione di Francesca Serrati, conservatore del museo, e con lo âStudio Sirotti architettura e designâ del figlio del maestro, Riccardo Sirotti.
La forza delle opere di Sirotti ha trovato nel verde del parco di Villa Croce la sua cornice ideale. Il contenitore, un edificio storico con una propria personalitĂ , è stato trasformato in uno spazio completamente diverso, proponendo al visitatore unâesperienza inedita, in dialogo con le opere e con lâesterno. Come segnala Anna Orlando nel saggio che apre il catalogo della mostra, lâintento è di âaccompagnare il visitatore da una Villa Croce letteralmente invasa dal profumo dellâopera di Sirotti al suo intimo universo creativoâ.
Lâesposizione, a cui molte famiglie genovesi partecipano prestando opere delle loro raccolte private, indaga le connessioni fra il mondo di Raimondo Sirotti e i maestri liguri del Novecento, ma anche con i grandi protagonisti del barocco genovese a cui lâartista si è dichiaratamente ispirato, sia presentando esperienze nelle quali lâartista esplicitamente dialoga con autori e opere del passato, sia proponendo accostamenti richiamati da elementi comuni sul piano visivo, iconografico, cromatico. Il percorso si apre con una tela di grandi dimensioni di collezione privata, con una presenza preminente del colore verde: le grandi superfici dipinte diventano porte su un mondo emotivo nel quale lo spettatore è invitato ad entrare. Il verde caratterizza anche la salita del grande scalone di Villa Croce, animato da migliaia di fogli realizzati dai ragazzi delle scuole genovesi per il progetto âFogli che diventano Foglieâ. Al culmine della scala monumentale, il verde lascia posto al giallo, con i tre grandi pannelli del trittico Brezza tra le ginestre (1996) a occupare lo spazio in una esplosione di luce. Dal lampo giallo delle ginestre si entra in uno spazio buio, dove la proiezione delle Ninfee di Monet dialoga con i dipinti di Sirotti dello stesso tema, esplicito omaggio al pittore francese. Dâaltro canto, il lavoro di Sirotti spesso richiama le suggestioni dellâImpressionismo e del Post-impressionismo, soprattutto per il significato emotivo attribuito al colore. Segue una sala che racconta la relazione fra Edoardo Sanguineti e Sirotti: Sanguineti dedica un sonetto allâamico pittore nel 2015, âVedo Verdeâ, intitolandolo con un rimando diretto al colore preferito della tavolozza sirottiana, Unâesperienza multisensoriale ha permesso di ascoltare i versi della poesia, di vederne il manoscritto, oltre a una serie di oggetti reinterpretati da Sirotti sul tema del verde, come una curiosa, tridimensionale cravatta. Fra la fine del Novecento e lâinizio del nostro secolo, i dipinti di Sirotti e soprattutto i soggetti floreali godono di grande successo presso il pubblico. Il pittore ne realizza molti, con una rapiditĂ che evoca la produzione seriale: ecco quindi la sala intitolata âSirotti Popâ, dove una serie di tele dedicate ai fiori viene messa in relazione con lâopera dellâartista che seppe comprendere il potenziale espressivo della serialitĂ nellâarte: Andy Warhol, presente in mostra con uno dei suoi Flowers.
L'allestimento conduce ad una serie di raffronti fra opere di Sirotti e i maestri della pittura genovese. Lâesperienza per Boero è stata intensa e stimolante. Spesso, in passato, Boero ha collaborato con Villa Croce, un edificio classico ed elegante, che grazie alle forme sobrie ed agli ampi volumi, ben si adatta a soluzioni cromatiche esuberanti e anche stridenti. Una sala verde erba. Unâintera sala invasa da un colore verde prato assoluto e la pacata raffinatezza del decoro è rimasto immutato. Osare a Villa Croce è possibile e con successo. Anche il rosa fucsia, che rimanda agli psichedelici anni 70, qui ha assunto unâaura di charme inaspettata, da ripetere assolutamente. Giocare con i colori, divertirsi con i colori. Convincersi che osare si può. Ecco cosâè per Boero una collaborazione di questo tipo: non solo fornire del prodotto di qualitĂ , ma essere liberi di sperimentare.






